I ragazzi di Tux Radar hanno pubblicato un articolo in cui rendono noti dei recenti benchmark che confrontano tra loro le prestazioni di tre sistemi operativi: Ubuntu Linux 8.04, Windows Vista SP1, Windows 7 Beta. Il lavoro non ha nessuna intenzione di discriminare Windows e premiare Linux, anzi, al contrario sembra essere abbastanza equilibrato.
L’obiettivo di Tux Radar è confrontare questi tre sistemi operativi in alcune condizioni di utilizzo normale: velocità di “installazione”, “spazio occupato” al termine dell’installazione, tempo di “avvio” e di “shutdown”, copia da “USB ad hard disk”, copia “da una partizione all’altra” di uno stesso hard disk. Si tratta di attività perfettamente normali ed esercitate quotidianamente da un utente normale.
Come è giusto che sia, il PC per i benchamrk è stata scelto con cura, chiedendo a Dell di fornire una configurazione hardware di fascia alta. In particolare si è utilizzato un PC equipaggiato con Intel Core i7 920 e con hyperthreading e una cache di terzo livello (L3) di 8MB. La memoria RAM installata è di 6GB, mentre l’hard disk ha una capienza di 500GB con una cache di 16MB.
In molti test sembra che Ubuntu 8.04 sia più performante rispetto ai due sistemi operativi di casa Microsoft, e ciò vale soprattutto per i test che riguardano le attività di copia tra USB e HD, e tra HD e HD. Ovviamente, come sottolineato dalla stessa redazione di Tux Radar l’attuale versione di Windows 7 non è ancora definitiva, e quindi subirà dei cambiamenti nel futuro, con conseguente variazione dei dati di test. Diverso è il caso del confronto tra Ubuntu 8.04 e Windows Vista SP1 in quanto questi sono due sistemi operativi già da produzione. Si può dire quindi che la sessione dei test effettuati è solo una fotografia dell’attuale stato dell’arte.
La sessione di benchmark termina con una anticipazione delle future prestazioni di Ubuntu 9.04 con supporto ext4. I test sono stati ripetuti con questa nuova versione della distribuzione Linux e confrontati con la Ubuntu 8.04. Il confronto dei risultati consente già di pregustare i miglioramenti che ext4 apporterà rispetto ad ext3.
